Gv 5,37-38

« E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato.»

Nonostante l'iniziale... E anche... possa far pensare che Gesù stia adesso per parlare di un ulteriore “testimone”... Lui invece continua a riferirsi al Padre, che mi ha mandato, di cui ci ha appena parlato anche riguardo alle “opere” (Gv 5,36) che Gli ha dato di portare a termine.
D'altronde... lo stesso Padre è quell' “altro” (Gv 5,32) che Gesù aveva citato in precedenza pur lasciandolo “in incognito”, mentre ora Lo nomina espressamente come Colui che ha dato testimonianza di me.
Questa attestazione, avvenuta nel passato, a cui si riferisce Gesù... è riconoscibile nell'Alleanza che Dio ha stipulato con il popolo ebraico sul Sinai (Dt 5,24), e ai Giudei che Lo stanno ascoltando Gesù dice... Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto... imputando loro di non aver saputo accogliere la rivelazione divina rivolta al loro popolo.
La conseguenza è che la sua parola (di Dio) non rimane in voi, com'è dimostrato dal fatto che loro non credono a colui che egli ha mandato
E' qui evidente il significato implicito: poiché Gesù è stato inviato dal Padre quale testimonianza suprema del Suo amore per l'umanità, quanti non accolgono colui che egli ha mandato dimostrano di essere “refrattari” alla Parola divina.

Segue: Gv 5,39-40