Gv 16,31-32

« Rispose loro Gesù: "Adesso credete?
Ecco, viene l'ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.»


Gesù si rivolge qui ai discepoli chiedendo loro: Adesso credete?
Poi, questa sua domanda dubitativa viene seguita dalla chiara smentita della fede da loro professata: l'ora... è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo.
Pur se i discepoli Lo abbandoneranno, il Maestro non si troverà però nella solitudine in quanto - aggiunge Gesù - “io non sono solo, perché il Padre è con me” (Cfr. Gv 8,29)
Questa sua affermazione è di particolare importanza perché, come vedremo nel racconto della passione, il Padre non Lo lascerà mai solo neanche nell'ora della croce, che... anzi... sarà il momento della sua “glorificazione”.
Nella tradizione sinottica, sulla croce Gesù giunge invece a dire “Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?” (Mc 15,34; Mt 27,46)... in una prospettiva cristologica evidentemente diversa rispetto a quella espressa da questo Vangelo*.

Segue: Gv 16,33

Vedi nel Glossario le voci:
"Glorificazione"
"Ora"

* Vedi l'articolo: “Un unico Cristo... ma 3 diverse cristologie” (nella pagina “Sentiero panoramico”)

P.S. - Questo dialogo di Gesù con i discepoli replica, nel suo svolgimento, quello avvenuto in precedenza con  Simon Pietro (Gv 13,36-38)... nel quale il discepolo aveva professato la sua fede, che però era stata subito smentita da Gesù mediante il preannuncio del suo imminente tradimento.