Gv 7,28

« Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: "Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete.»

Gli abitanti di Gerusalemme hanno appena contestato la possibile messianità di Gesù, presentandoGli un'obiezione fondata sul fatto che loro ritengono di conoscere la sua provenienza (cfr. Gv 7,37)... e, mentre insegnava nel tempio, Lui da una risposta in “due tempi”.
In un primo momento le sue parole sembrano dare ragione ai suoi interlocutori, ai quali Lui dice: Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono.
Si tratta, però, di una conoscenza che è falsata da ciò che loro ancora ignorano, ovvero... aggiunge Gesù... che “non sono venuto da me stesso”.
Attestando di non essere venuto da Sè stesso, Gesù dice a quanti Lo ascoltano che la sua provenienza va individuata altrove rispetto a quella terrestre che loro Gli attribuiscono.
Poi aggiunge... “chi mi ha mandato è veritiero e voi non lo conoscete”... e con ciò si presenta a loro come l'Inviato di Dio.
Ecco allora che essi non conoscono realmente di dove (cfr. Gv 7,27) Lui sia... fintantoché non riconoscono che la sua origine non è in questo mondo, perché Lui è stato mandato da Colui che è veritiero... cioè dall'Eterno Padre.

Segue: Gv 7,29