Gv 6,41

« Allora i Giudei si misero a mormorare contro di lui perché aveva detto: "Io sono il pane disceso dal cielo".»

Pur se ci troviamo a Cafàrnao e gli uditori di Gesù sono pertanto dei Galilei, Gv parla qui di Giudei*, intendendo le “autorità religiose” giudaiche che, in questo Vangelo, manifestano a più riprese la loro incredulità nei suoi confronti.
Infatti l'evangelista narra che questi Giudei si misero a mormorare contro di lui, e lo fa scegliendo un verbo... mormorare... che richiama la “mormorazione” dei loro antenati durante la peregrinazione del popolo ebraico nel deserto, successivamente alla fuga dalla schiavitù d'Egitto (cfr. Es 16,2s; 17,3; Nm 11,1; 14,27).
In quel caso... alle rimostranze che erano state rivolte a lui, Mosè aveva risposto dicendo che quelle mormorazioni erano in realtà indirizzate contro “il Signore” (Es 16,8) Jahweh e... allo stesso modo... anche il mormorare dei Giudei contro Gesù è in realtà indirizzato contro Colui che Lo ha inviato, cioè l'Eterno Padre.     
“Fondendo” due Sue affermazioni in una (cfr. Gv 6,35.38)... i Giudei mormorano contestando a Gesù di aver detto “Io sono il pane disceso dal cielo”, perché ai loro occhi l'origine divina sottintesa all'espressione disceso dal cielo... che dà fondamento a tutto ciò che Lui dice... non trova riscontro nell'apparenza del tutto umana della sua persona.  

Segue: Gv 6,42

* vedi la voce "Giudei" nel glossario