Gv 6,18

« Il mare era agitato, perché soffiava un forte vento.»

La difficoltà interiore dei discepoli di fronte al prolungarsi dell'attesa di Gesù, viene ulteriormente messa in risalto dal fatto che il mare era agitato, perché soffiava un forte vento.
A differenza della tradizione Sinottica, che racconta come “il vento cessò” (Mc 6,51) quando Gesù salì sulla barca... qui l'evangelista non nominerà più questa burrasca, perché evidentemente la sua intenzione non è mirata a raccontare il miracoloso salvataggio dei discepoli.
Primariamente Gv vuole invece richiamare l'idea biblica* del mare in quanto simbolo delle potenze malvagie sulle quali soltanto Dio trionfa e... in questo episodio... il “buio” (Gv 6,17) ed il mare agitato rappresentano le forze avverse alle quali i discepoli sono esposti nel tempo della loro lontananza da Gesù.

Segue: Gv 6,19

* P.S. - Per esempio, basti pensare ad Isaia quando parla di Dio che “ha prosciugato il mare, le acque del grande abisso”, e “ha fatto delle profondità del mare una strada, perché vi passassero i redenti” (Is 51,10)... o anche al brano della liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù d'Egitto, grazie al “miracolo del mare” (cfr. Es 14,15-30).