Gv 10,22

« Ricorreva allora a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno.»

La festa della Dedicazione (in ebraico “hannuka”, che significa  “consacrazione”) di cui parla qui l’evangelista, cadeva in corrispondenza della seconda metà di quello che per noi è il mese di dicembre… grossomodo all’inizio del periodo invernale che in Palestina durava circa due mesi, cioè fino alla metà del nostro mese di febbraio.
Questa ricorrenza religiosa, che durava otto giorni, era stata istituita da Giuda Maccabeo nel 165 a.C. in memoria della nuova consacrazione dell'altare del santuario, che era stato profanato tre anni prima da Antioco Epifane.
Il fatto che l’evangelista qui non ci dica, come invece ha fatto in occasione delle altre festività ebraiche, che Gesù era salito a Gerusalemme (Cfr. Gv 2,13; Gv 5,1; Gv 7,10)... lascia intendere che durante i circa due mesi intercorsi tra la Festa delle Capanne nominata in precedenza (Cfr. Gv 7,2ss), e questa Festa della Dedicazione di cui ci sta parlando adesso, Gesù sia rimasto nei pressi di Gerusalemme.

Segue: Gv 10,23