La testimonianza di Giovanni e i primi discepoli (Gv 1,19-51)

Durante la lettura del Prologo poetico (Gv 1,1-18) di questo quarto Vangelo... ci siamo trovati di fronte ad uno scenario cosmico incentrato sul Verbo divino coeterno al Padre, che in un preciso momento della storia dell'umanità "si fece carne" (Gv 1,14) in Gesù.
Adesso l'evangelista ci presenta le prime testimonianze riguardo alla Sua esistenza terrena:
Prima la testimonianza di Giovanni Battista... e poi quella dei primi discepoli, i quali attribuiscono a Gesù titoli differenti, a seconda dei diversi modi di comprendere la sua figura e la sua missione.
I brani che stiamo per leggere si suddividono in quattro distinte parti che, in un significativo crescendo, l'evangelista contraddistingue attribuendo a ciascuna la dicitura di “giorno” :
- Il primo giorno (Gv.1,19-28) Giovanni Battista... che afferma di non essere il Messia... annuncia lo stesso Messia come Colui che sarebbe venuto dopo di lui, senza peraltro darne una precisa definizione.
- Il secondo giorno (Gv.1,29-34) Giovanni individua il Messia in Gesù, dicendo "Ecco l' agnello di Dio” (Gv.1,29).
- Il terzo giorno (Gv.1,35-42) il Battista da' indicazione ai suoi discepoli di seguire Gesù e loro, dopo aver iniziato a farlo, cominciano a loro volta a chiamare dei nuovi discepoli.
- Il quarto giorno (Gv.1,43-51), è Gesù che chiama alcuni discepoli a seguirLo. 
Infine, nel versetto conclusivo del primo capitolo, Gesù si proclama “Figlio dell'uomo” (Gv.1,51), cioè Colui che è venuto ad unire Dio e l'uomo, mettendo in contatto il cielo e la terra.
Dopo aver letto il “Prologo poetico” (Gv 1,1-18), ci si trova dunque di fronte a questo “Prologo narrativo” (Gv 1,19-51)… nel quale emerge l'importanza del testimone Giovanni Battista.
Nella sua figura si condensa l'aspettativa del popolo di Israele affinché giunga finalmente a realizzazione la Promessa che Dio ha più volte rinnovato nel corso dei secoli, mediante la voce dei profeti ebraici.
L'evangelista ci presenta infatti Giovanni come colui che incarna spiritualmente la parte migliore del suo popolo, quella che ha accolto Gesù dando così continuità all'iniziale Alleanza stipulata da Dio con i Patriarchi di Israele.

Segue: Gv 1,19-20