Gv 1,4

« In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini*; »
*(Vedi la nota esegetica Gv 1,3-4) 

Mentre nei Sinottici il fulcro attorno al quale ruota la predicazione di Gesù è costituito dal "Regno di Dio" che Lui è venuto a portare sulla terra... nel Vangelo di Gv il punto focale si sposta sulla “persona” stessa di Gesù, che attua questo Regno divino comunicando agli uomini la vita.
E' questo uno dei fondamentali temi teologici di Gv, che nel corso del suo Vangelo viene poi sviluppato a partire dal fatto che il Padre è la Sorgente eterna della Vita, ed il Suo Logos*... nel quale sin dall'Eternità era la vita ... trasmette questa vita all'umanità.
Ciò avviene sia sul piano della vita intesa quale "esistenza naturale"... sia sul piano di quella vita spirituale (Gv scrive in greco "zōē") che il Logos divino dona quale "relazione vivente" con Lui.
Infatti, nel prosieguo del Vangelo vedremo Gesù guarire gli infermi riportando la salute nella loro vita biologica ma, significativamente, i gesti concreti con i quali Lui restituirà o trasmetterà questa vita non saranno espressi da Gv con il termine greco “térata” ("prodigio", corrispondente al latino “miraculum”), ma soprattutto con il vocabolo  "sēmeiōn"(segno*)... a richiamare il fatto che questi divini interventi di guarigione sono dei “segnali” rivolti poi ad un secondo piano attinente alla sfera spirituale degli esseri umani i quali, ricevendo questi "segni", sono interpellati nella "dimensione" della loro fede.
Infatti... la vita biologica è il segno dell'altra "vita" ("zōē") che sgorga dall'inesauribile fonte del Dio trascendente, e i credenti... attraverso la loro fede in Cristo... hanno la possibilità di entrare in comunione con Lui accedendo così ad una vita di qualità divina.
Il fatto poi che Gv scriva che la vita era la luce degli uomini, costituisce anche un radicale cambiamento rispetto alla tradizione ebraica, nella quale vigeva la concezione che “la luce era la vita degli uomini”... nel senso che questa “luce” era riconosciuta nella “Legge” mosaica, ovvero in una realtà esterna verso la quale era dovuta l'osservanza religiosa.
In Gv, invece, la luce... che è la vita divina del Verbo... si dona ai credenti i quali, accogliendoLa, vivificano la loro interiorità, facendo così "risplendere" dall'interno la luce vitale che dimora in loro.

Segue: Gv 1,5

* Vedi nel Glossario i termini:
"Logos" 
"Luce"
"Segno" 
"Vita"

Approfondimenti sul concetto "Cristo-Vita" (Nel mio blog: "Diario di un monaco"):
"Cristo... Vita cosmica"
"Questione vitale"
"L'ex anello mancante"
"Pensieri... a caldo"