Gv 18,6

« Appena disse loro "Sono io", indietreggiarono e caddero a terra.»

Appena Gesù allude al suo nome divino dicendo “Sono io”, i suoi avversari sono come travolti dalla manifestazione di potenza che emana da Lui e, disorientati, indietreggiano e cadono a terra.
Come già abbiamo rilevato, è infatti Gesù ad avere il controllo di una  situazione nella quale i soldati e le guardie, che di fronte a Lui sono come annientati, possono portare a termine la loro spedizione solo perché è Gesù stesso che vuole farsi arrestare (Cfr. Gv 10,17-18).

Segue: Gv 18,7-8

Vedi nel Glossario la voce “Io sono”

P.S. - Il racconto dell'evangelista allude qui ai passi biblici nei quali l'indietreggiamento e la caduta sono manifestazioni dell'impotenza degli empi di fronte all'Onnipotenza divina.
Basti ricordare per esempio i salmisti, quando scrivono: “retrocedano e siano umiliati quanti tramano la mia sventura” (Sal 35,4)... o anche: “Quando mi assalgono i malvagi per divorarmi la carne, sono essi, avversari e nemici, a inciampare e cadere” (Sal 27,2).