Gv 18,5

« Gli risposero: "Gesù, il Nazareno". Disse loro Gesù: "Sono io!". Vi era con loro anche Giuda, il traditore.»

Sollecitati dal “Chi cercate?” appena pronunciato da Gesù, i soldati e le guardie Gli rispondono: “Gesù, il Nazareno”.
A questo appellativo... che fa riferimento alla sua provenienza dalla Galilea e, di fatto, ignora la sua identità divina... Gesù contrappone l'affermazione: “Sono io!”.
Ben lungi dal costituire una mera conferma di quanto hanno detto i suoi interlocutori, questa espressione... scritta dall'evangelista con le parole greche Egō (io) eimi (sono)... richiama la formula "io sono", già incontrata più volte nel corso del Vangelo*, che afferma la divina maestà di Gesù:
Egli non è semplicemente un uomo che subisce l'arresto, bensì il Figlio che volontariamente e sovranamente attua i piani del Padre, consegnandosi a coloro che sono venuti per arrestarLo.
Ribadendo che “vi era con loro anche Giuda, il traditore” (Cfr. Gv 18,2), l'evangelista sottolinea che è questo l'attimo in cui si compie il tradimento di “colui che, dopo aver mangiato il suo pane, ha alzato il suo calcagno contro di lui” (Cfr. Gv 13,18)

Segue: Gv 18,6

* Vedi nel Glossario la voce "Io sono"