Gv 17,7-8

« Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te,
perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.»


Credendo alle parole del loro Maestro, i discepoli hanno “osservato” la parola di Dio (Cfr. Gv 17,6)... ed è per questo che adesso Gesù si rivolge al Padre dicendo: “essi (i discepoli) sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te”.
Gesù ha infatti trasmesso fedelmente, con pienezza di verità, le parole del Padre per cui i suoi discepoli – dice Gesù - “sanno veramente che sono uscito da te”... nel senso che loro sono giunti a conoscere per davvero la realtà divina: Lui è il Figlio che il Padre ha inviato.  
Proprio questo è il primo requisito della fede cristiana: riconoscere l'origine divina di Gesù (cfr. Gv 20,31), conoscendo che Lui è espressione dell'Amore del Padre per l'umanità.

Segue: Gv 17,9

P.S. - In questo brano la ripetizione del termine “sanno” mette in evidenza una caratteristica riscontrabile nell'insieme della preghiera che si svolge in questo 17° capitolo, ovvero il prevalere del concetto di “conoscere” rispetto a quello di “credere”.
Ciò va inteso nel senso che la profonda “conoscenza” di Dio... e dunque della relazione tra il Padre ed il Figlio... costituisce “l'approdo” della fede di coloro che credono in Gesù e accolgono le sue parole, che sono le parole che il Padre Gli ha dato.

Vedi nel Glossario la voce “Conoscenza”