Gv 16,15

« Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.»

Giungendo qui alla conclusione del suo insegnamento sul Paràclito, Gesù fa maggiormente comprendere in che modo “lo Spirito della verità” guiderà i credenti a “tutta la verità” (Cfr. Gv 16,13).
Questo accadrà nel senso che il Paràclito – dice Gesù - "prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà", ovvero comunicherà ai credenti ciò che appartiene a Gesù in quanto Figlio a cui è stato dato Tutto quello che il Padre possiede (Cfr. Gv 17,10).
I credenti continueranno così a ricevere dal Paràclito la “vita” che il Figlio ha “in se stesso” (Gv 5,26), nonché l'amore con cui il Padre ha amato il Figlio (Cfr. Gv 17,26)... e pertanto potranno diventare partecipi della Vita eterna già nel corso della loro esistenza terrena (Cfr. Gv 3,16; Gv 10,28)

Segue: L'annuncio di un pronto ritorno (Gv 16,16-33)

Vedi nel Glossario le voci:
“Escatologia attuale”
 “Vita”
“Vita eterna”

P.S. - In relazione alla questione teologica del Filioque già accennata in calce alla lettura di Gv 16,7, il testo di questo Vangelo fornisce le seguenti informazioni:
Il Paràclito è dato dal Padre (Gv 14,16.26; Gv 15,26), dal quale è inviato (Gv 15,26).
Gesù interviene in questo invio (Gv 14,16), dicendo di essere anche Colui che invia il Paràclito (Gv 15,26; Gv 16,7)... e ciò manifesta l'unità del Suo agire con quello del Padre (Gv 5,19) perché – dice Gesù - “Tutto quello che il Padre possiede, è mio”.