Gv 4,36

« Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete.»

Nel linguaggio figurato che Gesù sta utilizzando, mediante questa espressione... "chi miete"... Lui si riferisce a Sé stesso, perché è Lui che riceve il salario... cioè la “ricompensa” costituita dalla gioia per il raccolto che sta per concretizzarsi.
I Samaritani che gli vengono incontro (Cfr.Gv 4,30) stanno infatti per manifestare la fede in Lui, e sono dunque loro che Egli raccoglie (quale) frutto per la vita eterna... nel senso che Lui trasmette loro la vita eterna, alla quale per conseguenza li guida.
In questa scena, il “seminatore” è da individuare nel Padre, con il quale Gesù ha peraltro collaborato “seminando” le Sue parole nel cuore della Samaritana.
Ecco allora che l'espressione perché chi semina gioisca insieme a chi miete sta a significare che il Padre e Gesù... che sono "Uno" visto che sin dall'Eternità il Verbo “era presso Dio” ed “era Dio” (Gv 4,1)...  si rallegrano insieme per il raccolto.
Così, la gioia del “Padre-seminatore” corrisponde alla gioia del “Verbo-mietitore” il quale... avendo anche il compito di portare a compimento la “semina” del Padre...  fa  coincidere in Sé stesso il tempo della semina e del raccolto (Cfr. Gv 4,35).

Segue: Gv 4,37