Gv 4,22

« Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei.»

In questo versetto... che si inserisce un po' come una parentesi nel contesto del dialogo... Gesù si riferisce ai Samaritani dicendo voi adorate ciò che non conoscete.
D'altronde, la tradizione religiosa samaritana era sorta in conseguenza di una separazione politica da Gerusalemme, e dunque l'adorazione di Dio che si era sviluppata in Samaria era fortemente impregnata da motivazioni di orgoglio nazionale.
Al di là di ciò, è qui rilevante il fatto che Gesù... dopo aver incluso Sé stesso nei Giudei mediante l'affermazione noi adoriamo ciò che conosciamo… formuli perentoriamente un'affermazione di particolare importanza: perché la salvezza viene dai Giudei.
Il Cristo afferma così che il Suo messaggio si pone in continuità  con la storia della salvezza che ha cominciato a manifestarsi nelle bibliche vicende dei Patriarchi dell'Ebraismo, come peraltro Gv già ci aveva fatto capire fin dal Prologo di questo Vangelo (Cfr. lettura di Gv 1,16).
Il ruolo di Israele nella storia della salvezza, quale popolo testimone della Rivelazione divina nei confronti di tutti gli altri popoli, non è pertanto annullato... pur se adesso è evidentemente superato dalla Nuova Alleanza istituita mediante l'incarnazione del Verbo in Gesù (Cfr. lettura di Gv 1,17).

Segue: Gv 4,23

"La salvezza viene dai Giudei"

Nel corso dei secoli il Vangelo di Giovanni è stato sovente interpretato in un senso antisemita, per il fatto che la parola “giudeo”... usata in circa duecento punti del Nuovo Testamento... per ben 71 volte compare in questo Vangelo, e prevalentemente con una accezione negativa.
Però... il fatto che Gesù affermi che la salvezza viene dai Giudei smentisce con chiarezza le accuse di antisemitismo rivolte al Quarto Vangelo, ed indirizza ad analizzare in modo più corretto e approfondito il linguaggio dell'evangelista.
Per esempio, quando Gv usa il termine Giudei per indicare gli avversari di Gesù che gli sono ostili fino a determinare la Sua crocifissione... si riferisce alle autorità religiose giudaiche di quel tempo, e non al popolo dei Giudei nel suo insieme.
Inoltre... nello stile espressivo che è caratteristico dell'evangelista... l'atteggiamento ostile dei capi religiosi Giudei funge anche da “figura”  generale del “mondo” peccatore, che si rifiuta di accogliere Cristo ed il Suo messaggio.
Riguardo poi all'apparente “anomalia” determinata dal fatto che Gesù qui non dica “la salvezza viene da Israele”, evitando quindi di fare ricorso al termine che in questo Vangelo indica solitamente il popolo fedele all'Alleanza (vedi la voce "Israele" nel glossario)... è significativo osservare come ciò sia dovuto al contesto nel quale Lui si esprime.
Il termine Israele è infatti riservato ai dialoghi che intercorrono tra i Giudei (Cfr. per es.Gv 1,31; Gv 1,49), mentre negli episodi in cui, come in questo caso, sono presenti degli stranieri, il termine usato diventa proprio Giudei, con una connotazione soprattutto etnica.

Vedi la voce "Giudei"  nel glossario

Segue: Gv 4,23