Gv 2,4

« E Gesù le rispose: "Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora".»

Gesù
inizia a rispondere usando un termine, "Donna", che un uomo semita non impiega mai parlando di sua madre... e questa “stranezza” svela il suo significato all'interno del piano simbolico di questo Vangelo, nel quale emergono le figure di tre donne “spose” di Dio:
- Sua Madre, che rappresenta la sposa-Israele (e precisamente la parte del popolo che è rimasta fedele a Dio)...
- La Samaritana, che rappresenta la sposa che si era allontanata e che Cristo “riconquista” con il Suo amore...
- Maria di Magdala, che rappresenta la nuova sposa costituita dalla comunità dei discepoli di Cristo.
Come vedremo, la madre di Gesù sarà da Lui chiamata nuovamente donna negli attimi immediatamente precedenti l' “ora” della sua glorificazione (Gv 19,26) a delineare, pertanto, un ideale collegamento con questo episodio di Cana.
Per il momento... Gesù dice a sua madre "donna che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora", perché nulla e nessuno può anticipare, o ritardare, ciò che è stato stabilito da Dio, Signore del tempo.
Pertanto, questa ora* scoccherà solamente al momento della morte di Gesù quando... mediante il Sangue che Lui, "agnello di Dio" (Gv 1,29), verserà sulla Croce... verrà sancita la nuova Alleanza tra Dio e l'umanità, in sostituzione dell’Alleanza antica.
Di fatto, durante il suo ministero pubblico Gesù non può dunque anticipare la sua ora, stabilita dal Padre, ma può invece dare un “segno” che la annunci e che, al contempo, cominci a rivelare la sua Gloria.
Infatti, proprio questo è ciò che sta per succedere qui a Cana:
A seguito dell'intervento di Maria, Gesù sta per operare un “segno” miracoloso che costituisce l'annuncio simbolico della Sua morte e resurrezione, attraverso il quale Lui stabilirà la nuova, universale ed eterna Alleanza... nuovo “matrimonio” di Dio con l'umanità.
Dunque, l'espressione con cui Gesù si rivolge qui a sua Madre dicendoLe "che vuoi da me?"... e che denota una certa “distanza” intercorrente tra Lei (simbolo dell'Israele-fedele) e il Figlio... è un'espressione che vuole innanzitutto rimarcare come l'esistenza terrena di Gesù si svolga nei modi e nei tempi decretati dal Padre, e non sia soggetta a nessuna “interferenza”, neanche da parte di Maria.

Vedi nel Glossario i termini:
"Gloria"
"Glorificazione"
* "Ora" 
"Segno"

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