Gv 9,28-29

« Lo insultarono e dissero: "Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè!
Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia".»


Il tono di scherno con il quale l'ex-cieco si è coraggiosamente rivolto ai Giudei, li manda su tutte le furie e li induce a reagire con violenza verbale.
“Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè!”... gli dicono orgogliosamente, ed in modo sprezzante si riferiscono a Gesù con il termine dispregiativo “costui”, evitando appositamente di chiamarlo per nome... a sottolineare che per loro conta solo Mosè, al quale ha parlato Dio.
Poi... nel momento in cui dicono di Gesù “costui non sappiamo di dove sia”... loro non si stanno riferendo alla sua patria terrena, quanto invece al fatto che Lui si è presentato come inviato da Dio, affermando dunque una origine divina che questi Giudei certo non vogliono riconoscerGli.
Pur senza volerlo... in realtà loro stanno ammettendo di essere ottusamente incapaci di comprendere la Rivelazione di Dio (Gv 7,28; Gv 8,14).

Segue: Gv 9,30-33