Gv 9,25

« Quegli rispose: "Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo".»

Trovandosi nella scomoda posizione di un accusato "sollecitato" a ritrattare la sua precedente deposizione, l'uomo non cade nella trappola tesagli dai Giudei.
Lui sposta infatti il discorso dal campo dottrinale a quello dell'esperienza vitale, in forza della quale dichiara la sola cosa che lui sa per certo, e che non può essere smentita: "ero cieco e ora ci vedo".
In questo modo lui "spiazza" coloro che lo stanno interrogando i quali, però, non desistono dall'incalzarlo.

Segue: Gv 9,26