Gv 9,24

« Allora chiamarono di nuovo l'uomo che era stato cieco e gli dissero: "Dà gloria a Dio! Noi sappiamo che quest'uomo è un peccatore".»

I Giudei interroganti tornano adesso ad interpellare l'uomo miracolato, con l'intento di fargli ritrattare quanto ha detto in precedenza, quando ha affermato che per lui Gesù “è un profeta” (Gv 9,17).
Infatti gli dicono “Da gloria a Dio!”, ovvero gli intimano... secondo il significato che questa formula ha assunto nella Bibbia ebraica (cf.Gs 7,19; 1Sam 6,5; Ger 13,16)... di confessare davanti a Jahvé la sua colpa,  che è quella di aver offeso la maestà divina attribuendo dei meriti a Gesù.
Il quale... lo incalzano i Giudei... è un peccatore, visto che ai loro occhi Gesù ha evidentemente trasgredito il sabato (Cfr.Gv 9,16).

Segue: Gv 9,25