Gv 8,51

« In verità, in verità io vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno".»

Con la solennità resa dalla formula “In verità, in verità io vi dico”, Gesù fa qui una proclamazione riconducibile al concetto che i teologi denominano “Escatologia attuale”* (tipico di questo Vangelo) e dice: se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno.
Fermo restando il nucleo della realtà salvifica già da Lui affermata in precedenza, ovvero “chi crede ha la vita eterna” (Cfr.Gv 3,16)... Gesù mette qui in particolare risalto un aspetto: il credente è chiamato ad “osservare”, la sua parola per ottenere la vita eterna, che qui è definita in quanto negazione della morte.
I suoi discepoli sono infatti coloro che “restano nella sua parola” (cfr. Gv 8,31), facendo sì che essa li fortifichi (cfr.17,6.14.17; 15,3) e li stimoli ad appagare le esigenze da essa “risvegliate” (cfr.14,21.23).
L'espressione “non vedrà la morte in eterno” va qui compresa nel senso che la vita eterna* non è “collocata” nel futuro del credente... come se fosse una ricompensa per il comportamento da lui tenuto durante la sua esistenza terrena (in contrapposizione all'idea di “castigo” infernale spettante ai malvagi).
In questo Vangelo la vita eterna... essendo slegata dal "transito" naturale costituito dalla morte del corpo... è raggiungibile dal credente mediante il passaggio:
da una qualità di vita “peritura”, ad una incorruttibile...
dalla natura mortale della vita “terrena”, alla natura immortale della “vita divina” dello spirito... che è eterna, al di là del tempo.
Ecco allora che compete al discepolo di Cristo “osservare” la sua Parola per entrare già adesso... durante l'esistenza terrena... nella vita eterna, come succede a coloro che attuano una comunione esistenziale con Dio, attingendone così una vita di qualità divina, capace di sottrarsi all'abbraccio della morte.
Così... anche se, ovviamente, il corpo biologico del credente prima o poi muore... non muore però il suo piano spirituale il quale, beneficiando della comunione con Dio, trae da Lui... Sorgente di Vita eterna... la Luce necessaria per riscoprirsi pienamente spirito eterno.
Si tratta dunque di una vita definita “eterna” non in relazione alla sua durata, bensì per la sua qualità divina... alla quale il credente accede entrando in comunione con la Conoscenza di Dio, incarnata in Cristo.

Segue: Gv 8,52-53

*Vedi nel Glossario le voci:
"Escatologia attuale"
"Vita"
"Vita eterna"