Gv 6,68-69

« Gli rispose Simon Pietro: "Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna;  e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio".»

Rispetto ad altre parti del Vangelo, nelle quali  Simon Pietro appare in subordine rispetto al “discepolo che Gesù amava”* (Cfr. Gv 9,26; 21,20-23), qui è lui che... tra i “Dodici”...  risponde a Gesù, e lo fa esprimendo un'accettazione dei contenuti del discorso che “molti dei discepoli” (cfr. Gv 6,66) avevano appena rifiutato.
Infatti lui dice: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna...”.
Per il fatto che è stato Gesù a pronunciarle, Simon Pietro riconosce quelle parole come portatrici di vita eterna*, pur se ciò non è ancora sufficiente per dedurre che lui ne abbia colto il senso pieno.
Anche perché, subito aggiunge: ...noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio, ed il fatto che lui usi questa definizione "Santo di Dio", non è un dettaglio trascurabile.
Stranamente, Simon Pietro non ricorre infatti a qualcuno dei termini che Gesù ha usato nel discorso... come per esempio “Figlio dell'uomo”, o “Pane della vita”... e neanche ad un titolo tradizionale del tipo “Figlio di Dio”, “re d'Israele”, ecc.
Lui usa invece questa espressione... Santo di Dio.... sul cui significato gli esegeti non sono concordi, ma che di certo non pareggia il titolo “Figlio di Dio” (Mt 16,16) attribuito allo stesso Pietro nella tradizione sinottica.
Questo aspetto... unito al fatto che qui, a differenza dei Sinottici (cfr. Mt 16,17;  Mc 8,30; Lc 9,21), Gesù “sorvola” sulle parole di Simon Pietro e passa direttamente a parlare del tradimento di uno dei “Dodici” (cfr. Gv 6,70.71)... si presta ad essere inteso in modi diversi, sintetizzati nella sottostante nota di approfondimento.

* Vedi nel glossario i termini:
"Discepolo che Gesù amava" 
"Vita eterna"

Segue: Gv 6,70-71