Gv 6,62

« E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? »

Continuando nel suo interrogativo rivolto ai discepoli che si trovano di fronte a Lui, Gesù dice “E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima?”.
Ponendoli di fronte a questa prospettiva, il suo intento non è quello di chiarire, e nemmeno di provocare ulteriore scandalo.
L'espressione se vedeste va infatti intesa come un riferimento alla possibilità che loro hanno di “vedere” con gli occhi della fede la realtà divina che Gesù sta loro annunciando: 
Mentre nella prima parte del discorso Lui aveva parlato del “pane divino” che, quale espressione dell'amore del Padre, “discende dal cielo” (Gv 6,33)... adesso sta parlando della “risalita” che “chiude il cerchio”, ovvero del compimento della missione per cui Lui, in quanto “Pane divino”, è stato inviato (cfr. Is 55,11).
Ecco allora che la domanda “Se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima?” assume il significato di una questione di fede posta ai suoi ascoltatori, che sono nella condizione di poter "vedere", cioè di poter credere... oppure no... all'annuncio della sua volontaria auto-immolazione “per la vita del mondo” (Gv 6,51), preludio alla sua risalita dov'era prima... ovvero al ritorno alla sua originaria condizione divina.
Evidentemente... possono “vedere” questa “risalita” soltanto coloro che credono in Lui come l'Inviato di Dio... cioè Colui che è venuto a suggellare l'Alleanza definitiva del Padre con l'umanità e che, anche dopo la morte fisica, continuerà a vivificare il mondo.
Viceversa, quanti non Gli credono non potranno “vedere” nulla ed anzi... la sua scomparsa fisica, successiva alla crocifissione, sarà da loro intesa non come una dipartita dalla terra per far ritorno dov'era prima, bensì come un umanissimo fallimento... e dunque come la conferma che la sua pretesa “missione divina” non era autenticamente tale.

Segue: Gv 6,63

P.S. - Si tratta della medesima questione di fede davanti alla quale si trovavano evidentemente i discepoli di Cristo che vivevano all'epoca della stesura del Vangelo, sul finire del I sec.:  c'era chi credeva a queste sue parole e quindi “vedeva” la risalita al cielo del Risorto... e chi invece constatava la sua scomparsa, traendo da questo suo apparente fallimento motivo di delusione e scandalo.