Gv 6,5-6

« Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: "Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?".
Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere.»


Iniziando con un Allora che mette in diretta relazione ciò che sta per accadere con l'approssimarsi della Pasqua (Cfr. 6,4), Gv annota: Gesù, alzàti gli occhi.
Se Lui avesse alzato gli occhi “verso il cielo”, si sarebbe trattato del tradizionale gesto introduttivo di una preghiera rivolta a Dio (Cfr. Gv 11,41; Gv 17,1).
In questo caso, invece, Gesù alza il Suo sguardo per vedere che una grande folla veniva da lui e, diversamente da quanto era accaduto ai tempi dell'Esodo... quando era stato il popolo, attraverso l'intermediazione di Mosè, a chiedere a Dio di essere sfamato... qui è Gesù stesso che previene la necessità di quella moltitudine prima ancora che Gli venga chiesto qualcosa.
Con un interessamento gratuito che dipende unicamente dallo sguardo che Lui ha posato sulla folla... e che sta ad indicare come nel piano provvidenziale di Dio, il Cristo sia la risposta data “in anticipo” ai bisogni dell'umanità... Gesù si rivolge a Filippo chiedendogli: Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?.
Ben lungi dall'esprimere un reale interrogativo, questa domanda ha in realtà la funzione di mettere il discepolo “alla prova”, dal momento che “egli (Gesù) infatti sapeva quello che stava per compiere”.

Segue: Gv 6,7