Gv 6,48

« Io sono il pane della vita.»

Gesù riprende qui la stessa definizione che ha già dato in precedenza (Gv 6,35a) di Sé stesso ma... nel ribadire che Lui è il pane della vita... sta per aggiungere alla parola pane delle precisazioni che scandalizzeranno i suoi interlocutori (cfr. Gv 6,51c-58).
Prima di leggerle, è utile ricordare che nel messaggio teologico di questo Vangelo esistono due ordini di vita, ai quali corrispondono pertanto due distinti nutrimenti vitali:
Il primo è il nutrimento deperibile che sostiene la peritura vita biologica, e in questo 6° capitolo del Vangelo tale cibo è costituito dalla manna ed dai pani della miracolosa moltiplicazione.
Il secondo nutrimento è l' “alimento” incorruttibile che nutre la vita eterna* di cui parla Gesù.
Questo pane soprannaturale che sostiene la vita eterna è:
- Sia il “pane dal cielo che Dio dà (cfr.Gv 6,32.33) mediante il Cristo... prima preesistente (cfr. lettura di Gv 1,4; Gv 1,11) e poi incarnato in Gesù per comunicare agli uomini la “vita” e ricondurli a Dio...
- Sia il “pane” che Gesù dà, e di cui Lui sta per parlarci (cfr.Gv 6,53.58).

Segue: Gv 6,49

* Vedi nel glossario le voci:
"Vita"
"Vita eterna"