Gv 6,47

« In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.»

Ancora una volta, ci troviamo di fronte al concetto di vita eterna affermato a più riprese dal Gesù giovanneo, vale a dire non una promessa di un “premio” che i “giusti” conseguono in futuro, bensì una realtà che il suo discepolo può sperimentare già nel corso della sua attuale esistenza.
Infatti, Gesù non dice “chi crede avrà”... ma dice invece chi crede ha la vita eterna*...  nel senso che quanti hanno fede in Lui, entrano in comunione con la Vita che Lui è... e dunque portano la loro attuale esistenza ad un piano di vita che è di qualità divina e che, in quanto tale, non può essere corrotto dalla morte fisica.
Dunque... Gesù non parla di vita eterna nel senso di una vita interminabile che ha inizio dopo la morte fisica, bensì nel senso della vita che non ha mai fine in quanto partecipazione alla Vita divina che Lui stesso è.
E' in questo senso che Gesù è venuto a portare il “Regno di Dio” sulla terra: mediante la comunicazione di una vita nuova a quanti credono in Lui, i quali sfuggono così al “giudizio di Dio” (cfr. Gv 5,24) e alla morte... che per conseguenza non è una fine bensì un cambiamento del modo di esistenza.

Segue: Gv 6,48

* Vedi nel glossario le voci:
"Escatologia attuale"
"Vita eterna"