Gv 6,34

« Allora gli dissero: "Signore, dacci sempre questo pane".»

Rinfrancati dal fatto che Gesù sta parlando di un “pane” donato da Dio, i suoi interlocutori sembrano superare la perplessità dimostrata poc'anzi (cfr. Gv 6,30).
Lo lascia intendere anche il fatto che, dopo averLo chiamato “Rabbi” (cfr. Gv 6,25), adesso si rivolgono a Lui usando un termine che evoca la sua dignità divina, e Gli dicono Signore, dacci sempre questo pane.
Oltre a ricordare la preghiera del Padre Nostro [presente in Matteo (Mt.6,9-13) e in Luca (Lc.11,1-4) ma assente in questo Vangelo], la richiesta rivolta a Gesù fa tornare in mente quella analoga presentataGli dalla Samaritana, che in precedenza Gli ha chiesto l' “acqua, perché io non abbia più sete” (cfr. Gv 4,15).
Adesso... le persone che si trovano di fronte a Gesù Gli chiedono di essere saziate... sempre...  di questo pane straordinario donato da Dio, che “dà la vita” (Gv 6,33).     
Ebbene... così come attraverso l'acqua naturale che l'essere umano deve bere quotidianamente, Gesù aveva orientato la Samaritana verso l'acqua che calma definitivamente la sete... adesso, attraverso il riferimento al pane materiale, Lui si appresta ad orientare i galilei che Lo ascoltano verso il "cibo" divino, che sazia definitivamente la fame di vita eterna*.

Segue: Gv 6,35

* (Vedi il termine "Vita eterna" nel Glossario )