Gv 6,33

« Infatti il pane di Dio è colui* che discende dal cielo e dà la vita al mondo".»

Se qui Gesù avesse pronunciato proprio queste parole, i Giudei avrebbero avuto immediatamente di che “mormorare” (cfr. Gv 6,41), come infatti faranno non appena Lui tra poco si definirà il “pane della vita” (cfr. Gv 6,35).
Invece... la reazione delle persone che Lo stanno ascoltando (che leggeremo nel prossimo versetto) orienta verso un'altra possibile traduzione del testo greco del Vangelo : il pane di Dio è quello* che discende dal cielo.
In questo modo, Gesù fa un'affermazione ancora condivisibile dai suoi ascoltatori i quali... proprio sulla “scia” della loro citazione della Scrittura (cfr. Gv 6,31)... possono continuare a pensare ancora per qualche momento alla manna discesa dal cielo, che è anche un simbolo della Legge mosaica.
Per loro, inoltre, è ancora condivisibile anche la precisazione che questo pane di Dio... dà la vita al mondo... perché nel Giudaismo si pensava che, in concomitanza con il compimento escatologico, il “cibo” divino avrebbe nutrito non soltanto Israele, bensì tutti i popoli della terra.

Segue: Gv 6,34