Gv 6,32

« Rispose loro Gesù: "In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero.»

Dopo aver pronunciato l'ormai consueto in verità, in verità... con il quale sottolinea di volta in volta l'importanza di quanto sta per affermare... Gesù non soddisfa la richiesta di un segno (cfr. Gv 6,30) e, alla maniera dei rabbini, contraddice i suoi interlocutori su alcuni fondamentali punti relativi alla Scrittura da loro citata:
Lui infatti precisa che il donatore del pane dal cielo ... non è Mosè... ma è il Padre mio... il quale dà il pane dal cielo, quello vero... cioè il definitivo nutrimento spirituale di cui l'essere umano ha bisogno.
Inoltre... nel Giudaismo si pensava che nel tempo messianico ci sarebbe stato un ulteriore dono della manna... e Gesù si rivolge qui ai Galilei parlando del Padre che vi dà… nel presente... questo “pane celeste”.
Lui sta dunque dicendo ai suoi interlocutori che se si nutrono del pane dal cielo… che è quello vero perché dà compimento alle promesse salvifiche della Legge, compresa la manna messianica... possono usufruire già adesso della salvezza escatologica*

Segue: Gv 6,33

* (Vedi il termine "Escatologia attuale" nel Glossario )