Gv 6,3

« Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli.»

Continuando nell'iniziale contestualizzazione di questo episodio, Gv ci dice adesso che Gesù salì sul monte, senza peraltro indicare di quale monte si tratti.
Nella tradizione sinottica il “monte” è nominato con frequenza, e con svariati significati teologici... basti pensare per esempio al “monte delle Beatitudini” (Mt 5,1; 8,1), al “monte in cui Gesù sceglie i discepoli” (Lc 6,12; Mc 3,13), o al “monte della trasfigurazione” (Mc 9,2; Mt 17,1; Lc 9,28).
Invece a questo monte, sul quale Gesù si pose a sedere con i suoi discepoli, Gv non attribuisce alcun significato teologico esplicito.
Però... implicitamente questa “salita” di Gesù richiama le “salite” di Mosè sul monte Sinai... e non solo:
Ciò che sta per accadere farà tornare in mente il “monte” (Is 25,6-10) del Divino Banchetto messianico di cui parla il profeta Isaia.

Segue: Gv 6,4