Gv 6,24-25

« Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù.
Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: "Rabbì, quando sei venuto qua?".»


Quella stessa folla che non aveva compreso la realtà di Gesù e che, acclamandoLo come “profeta” in un senso nazionalistico-politico (Gv 6,14), Lo aveva spinto ad allontarsi “sul monte, lui da solo” (Gv 6,15)... adesso si dirige alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù, evidentemente attratta dal potere divino da Lui manifestato in occasione della moltiplicazione dei pani.
Poiché tutte quelle persone sapevano che “Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca” (Gv 6,22)... nel momento in cui constatano che Lui le ha precedute a Cafàrnao, e Lo incontrano, Gli esprimono un sorpreso interrogativo: Rabbì, quando sei venuto qua?
Questo loro rivolgersi a Lui chiamandoLo Rabbì ci fa capire che il comportamento di Gesù ha minato la sicurezza con cui Lo avevano acclamato quale profeta... e ha posto queste persone nuovamente di fronte al problema di riconoscere la Sua reale identità.
La loro incertezza è rivelata dal fatto che l'appellativo Rabbì sarebbe stato adatto nei confronti di un maestro della Legge mosaica, il quale... però... non avrebbe potuto fare ciò che Gesù aveva appena dimostrato a tutti loro.

Segue: Gv 6,26