Gv 6,16-17

« Venuta intanto la sera, i suoi discepoli scesero al mare,
salirono in barca e si avviarono verso l'altra riva del mare in direzione di Cafàrnao. Era ormai buio, e Gesù non li aveva ancora raggiunti.»


Dopo averci detto che Gesù si era ritirato “sul monte, lui da solo” (Gv 6,15), Gv introduce adesso una nuova scena che inizia la sera, quando i discepoli scesero al mare.
Essendosi trovati separati dal loro Maestro, loro si sono imbarcati in direzione di Cafarnao, e la successiva precisazione dell'evangelista, ovvero che quando Era ormai buio... Gesù non li aveva ancora raggiunti, sottolinea come si trovassero nell'attesa del suo ritorno.
Il progressivo “oscuramento” fisico... indicato con il passaggio dalla sera al buio (in greco skotía)... nell'intenzione di Gv vuol anche “segnalare” il disagio interiore che “cala” sui discepoli a causa del prolungarsi della lontananza di Gesù.
Sin dal Prologo, Gv ha infatti usato il termine skotía per designare “le tenebre” che non hanno vinto la “la luce” (Gv 1,5), e nel corso del Vangelo reincontreremo queste tenebre quale costante minaccia che incombe sugli esseri umani (cfr. Gv 12,35)… ma che nulla può su coloro che seguono Gesù (cfr. Gv 8,12; Gv 12,46).

Segue: Gv 6,18