Gv 14,6

« Gli disse Gesù: "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.»

Rispondendo a Tommaso, Gesù pronuncia qui una delle sue più celebri autodefinizioni: Io sono la via, la verità e la vita.
In precedenza, Lui già aveva detto di essere “il pane della vita” (Gv 6,35; Cfr. Gv 11,25)… e l'evangelista, all'inizio del Prologo (Gv 1,3-4), aveva scritto che “(In) Ciò che è stato fatto, in questo Egli (il Logos) era la vita, e la vita era la luce degli uomini”. [Vedi “Gv 1,3-4 (Nota esegetica)”]
La realtà del Verbo-Cristo in quanto vita è dunque uno dei fondamenti cristologici di questo Vangelo, e può essere compresa su un duplice piano:
Il Verbo (Logos)… che in Gesù “si è fatto carne” (Cfr. Gv 1,14)... è la vita (in greco Bios)* che sul piano fisico è presente in ogni essere vivente (Cfr. Gv 1,3-4) e, in quanto tale, il Verbo-Vita dona a ciascuno l'opportunità di vivere l'esistenza terrena nell'esercizio della propria individuale libertà, la quale può essere usata sia per rifiutare sia per accogliere la Luce divina che da sempre esiste in questa dimensione (Vedi lettura di Gv 1,9: Il Logos che illumina “ogni uomo”).
Sul piano spirituale il Verbo (Logos) è la Vita divina (Zōē) che si comunica agli esseri umani per attirare tutti a Sé (Cfr. Gv 12,32), ovvero per portare i credenti a raggiungere la Vita eterna”** già nel corso della loro esistenza terrena... perché essere spiritualmente in comunione con il Cristo-Vita significa anche essere Uno con il Padre (Cfr. Gv 17,21).
Oltre ad incarnare in pienezza la vita… Gesù incarna anche la verità sul Padre che Lui, in quanto Figlio, ha la missione di rivelare all'umanità.
E' in questo senso che Lui è dunque anche la via che l'umanità è chiamata a percorrere per arrivare ad essere Uno con lo stesso Padre, al quale evidentemente non si può giungere senza vita e senza verità.
Per questo Gesù qui dice: Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Detto in altri termini: poiché Gesù è l'espressione della vita divina che rivela la verità del Padre... ogni essere umano che accoglie questa sua vitale e veritiera comunicazione divina e, con fede, la mette in pratica nella propria esistenza... di fatto percorre la via che lo conduce al Padre, cioè alla Vita eterna.
Il fatto che Gesù qui non dica “Nessuno va al Padre”... bensì “Nessuno viene al Padre”... va compreso nel senso che Lui è già dove il discepolo vuole giungere.

Segue: Gv 14,7

* Approfondimenti (nel mio blog Diario di un monaco):
“Cristo... Vita cosmica”
“Questione vitale"

**  Vedi nel Glossario le voci:
“Escatologia attuale”
“Logos”
“Vita eterna”

Vedi la voce "Cristologia giovannea del Logos" nella pagina Area di stampa


L'unica “via”...

Biblicamente, via è un termine che nell'Antico Testamento indica sia il cammino nel deserto compiuto dagli israeliti per procedere verso la Terra Promessa, sia la Legge e la Parola di Dio eletti a norma di vita.
Ora... Gesù dichiara di essere Lui stesso la via che porta al Padre, e questo “cammino”... che Lui è... potrà essere percorso da quanti comprendono che Egli è la verità sia su Dio sia sull'essere umano e dunque, maturando questa consapevolezza, raggiungono grazie a Lui la Vita eterna
La verità manifestata da Gesù riguardo a Dio... è quella del Padre che ama gli esseri umani e, attraverso il Figlio, desidera comunicare a loro la sua stessa vita divina.
La verità manifestata da Gesù riguardo all'essere umano... è quella che ciascuno può risvegliare in sé la consapevolezza di essere “Figlio di Dio” (Cfr. Gv 1,12), cioè uno spirito eterno che, in quanto tale, è chiamato a tornare ad essere Uno* con il Padre (Cfr.Gv 17,21; Cfr. lettura di Gv 10,35-36).
Portando all'umanità questa rivelazione salvifica, il Cristo dona spiritualmente la vita eterna (in greco “zōē”) agli esseri umani che vogliono accoglierla, e riescono a vivere la loro esistenza terrena in armonia con la divina verità spirituale dell'amore... percorrendo così la via del ritorno all'Eternità del Padre.
Questo “risveglio” alla Vita eterna verte sul presupposto che ogni essere umano già “abita” la vita (in greco “bios”) che il Verbo-Cristo è sul piano fisico (Cfr. Gv 1,3-4)... e questa “condizione previa” accomuna tutti gli esseri viventi, compresi quegli essere umani che, per esempio, usano la propria libertà individuale per rifiutare la vita spirituale (in greco “zōē”) che si risveglierebbe in loro se accogliessero la verità di Dio.
Ciò non toglie che anch'essi... di fatto... continuino ad "abitare" la vita sul piano fisico della loro esistenza.
Il Verbo di Dio è pertanto l'unica via verso il Padre nel senso che tutti gli esseri umani, volenti o nolenti, vivono... cioè "abitano" il “Cristo-vita”**... e la salvezza è conquistata da coloro che sono capaci di vivere in comunione con Lui non tanto in un senso dottrinale, bensì vivendo in armonia con le svariate declinazioni che l'amore divino comunicato da Cristo assume in questa dimensione, per esempio la carità, la giustizia, la rettitudine, e così via.
Quindi, questa possibilità è concessa anche a quanti, pur senza aver conosciuto Gesù, di fatto vivono l'amore divino da Lui manifestato... e “credendo, in Cristo sono salvi” (Cfr. Gv 3,15) [Cfr. questa concezione universale di salvezza nel post  ”Questioni di virgole” (nel mio blog Diario di un monaco)].  (Cfr. anche “Il logos che illumina ogni uomo” in Gv 1,9).
Invece... tornando specificamente a coloro che vanno verso la salvezza perché accolgono la vita spirituale della verità insegnata da Gesù... un'ulteriore considerazione è suggerita dal fatto che vita è un termine dinamico... che implica non un'astratta ed una tantum adesione dottrinale, bensì la capacità di vivere e testimoniare la verità di Cristo, praticandola in concreto nella propria esistenza... ed entrando così in comunione con la vita vera che è solo quella divina: la Vita eterna.
In questa prospettiva, il credente cristiano può essere Uno con il Padre (Cfr. Gv 17,21) solo se prima riesce ad essere Uno con il Figlio (Vedi la voce “Inabitazione” nel Glossario).
E' in questo senso che, per il credente, il Figlio è l'unica via verso lo stesso Padre.

Segue: Gv 14,7

Vedi nel mio blog Diario di un monaco, i post:
"Siamo uno"
** “Cristo... Vita cosmica”