Gv 13,38

« Rispose Gesù: "Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte".»

Non avendo compreso il reale significato delle parole del Maestro (Cfr. Gv 13,7.9.37), Pietro non saprà far fronte al drammatico svolgersi degli eventi... ed il suo tradimento, qui preannunciato da Gesù, ne sarà l'amara conseguenza.
Questa profezia del tradimento di Pietro compare anche nei Sinottici (Cfr.Mt 26,33-35; Mc 14,29-31; Lc 22,31-34)... e nel racconto di tutti e quattro gli evangelisti il denominatore comune è la presunzione che traspare dalle dichiarazioni del discepolo.
In questo passaggio giovanneo, in particolare, il fatto che Gesù si riferisca a ciò che Pietro ha appena detto (Gv 13,37), e gli chieda “Darai la tua vita per me?”... lascia trasparire un velato messaggio:
Le parole di Pietro rievocano infatti l'espressione usata in precedenza da Gesù, quando aveva parlato del “buon pastore (che) dà la propria vita per le pecore” (Gv 10,11), e questa “corrispondenza” fa risaltare proprio il presuntuoso intento del discepolo, che pretenderebbe di salvare Colui che in realtà è disceso dal cielo per salvare lui, come anche per salvare qualsiasi altro essere umano che vorrà crederGli.

Segue: Io sono la via e la verità e la via (Gv 14,1-31)