Gv 13,32

« Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.»

Gesù ha appena parlato di Sé stesso come del “Figlio dell'uomo” nel quale “Dio è stato glorificato” (Cfr. Gv 13,31)... e questa frase espressa al passato non va intesa come se questa “glorificazione”* di Dio in Gesù fosse costituita dai “segni”* compiuti dal Figlio dell'uomo nel corso della sua vita pubblica.
In realtà, tale glorificazione è costituita dalla sua morte in croce, nella quale si inserisce la Realtà trascendente della Risurrezione... e Gesù considera questa morte come “compiuta” fin dall'uscita di Giuda dalla comunità dei discepoli (Cfr. Gv 13,30).
E' dunque sulla croce che Dio è stato glorificato in lui … e a questa glorificazione, attuata dal Figlio, corrisponde subito quella attuata dal Padre
Da parte sua, infatti, anche Dio lo glorificherà, riprendendoLo con Sé nella gloria che il Verbo* ha già sin dall'Eternità (cfr. Gv 17,5.22.24).

Segue: Gv 13,33

* Vedi nel Glossario le voci:
“Gloria”
“Glorificazione”
“Segno”
“Verbo”

P.S. - Poiché “il Verbo era presso Dio, ed era Dio” (Cfr. Gv 1,1), il Cristo preesistente** possiede da sempre la gloria… e dunque la glorificazione che ha luogo attraverso la croce non va intesa come un suo “accrescimento” di gloria.
Si tratta, invece, di un aspetto di questa sua gloria che viene attivato dalla Pasqua di resurrezione, grazie alla quale i credenti possono essere partecipi della Vita* di Dio.
Questa reciproca glorificazione del Padre e del Figlio... che scaturisce dall'evento della croce... ottiene ai credenti il dono della Vita divina e, con essa, la salvezza eterna.

Segue: Gv 13,33

* Vedi nel Glossario le voci:
“Vita”
“Vita eterna”

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Vedi la voce “La Preesistenza di Cristo” nella pagina “Sentiero panoramico”