Gv 11,49-50

« Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell'anno, disse loro: "Voi non capite nulla.
Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera".»


Mentre all'interno del Sinedrio ci si chiede, in relazione ai provvedimenti da prendere nei confronti di Gesù, “Che facciamo?” (Gv 11,47)Caifa, che era sommo sacerdote quell'anno, interviene in modo deciso, esordendo con una frase autoritaria nei confronti degli altri: “voi non capite nulla”.
Il principio da lui affermato... ovvero che deve essere salvaguardato l'interesse della nazione a scapito della vita di un solo uomo... è dettato dal suo realismo politico: di fronte al rischio che i Romani considerino Gesù e coloro che Lo seguono come una banda di ribelli, e che il Sinedrio sia ritenuto responsabile della destabilizzazione dell'ordine sociale, la cosa più ragionevole appare quella di uccidere Gesù per la salvezza del popolo.

Segue: Gv 11,51-52