Gv 11,33-34

« Gesù allora quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse* profondamente e, molto turbato, domandò: "Dove lo avete posto?". Gli dissero: "Signore, vieni a vedere!".»

Anche se gli autori della Bibbia di Gerusalemme scrivono qui che Gesù si commosse... il termine greco usato dall'evangelista, enebrimēsato, andrebbe più correttamente tradotto con fremette* nel senso di... “si adirò”… e questa espressione va riferita all’atteggiamento dei presenti i quali, manifestando la loro disperazione di fronte alla morte, dimostrano di non avre fiducia in Lui.
In questa prospettiva va compresa anche l'espressione molto turbato... con la quale Gv indica lo stato d’animo di Gesù che domandò “dove lo avete posto?”.
Queste sue parole denotano la “distanza” tra quello che hanno fatto i suoi interlocutori, in attuazione della loro mentalità “di morte”... e quello che sta per fare Lui, Signore della Vita... in una contrapposizione che viene richiamata anche dalla risposta dei Giudei, i quali Gli dicono: Signore, vieni a vedere!
In “trasparenza” i lettori di questo Vangelo possono infatti pensare al momento in cui Filippo aveva invitato Natanaele a seguirlo dicendogli "vieni e vedi"  (Gv 1,46), con il proposito di condurlo da Gesù "Sorgente di vita"… mentre adesso, in una direzione esattamente opposta, queste parole sono rivolte allo stesso Gesù per invitarLo nel luogo in cui si trova il suo amico morto.

Segue: Gv 11,35

P.S. - Nel comportamento dei Giudei che hanno causato il "fremito" di Gesù, non va comunque inclusa Maria, presentata dall’evangelista come una discepola fedele e piena di amore per Lui.
Tra poco Maria Gli ungerà infatti i piedi, compiendo un gesto annunciatore della sua Passione (cfr. Gv 12,3; Gv 11,2).