Gv 10,33

« Gli risposero i Giudei: "Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio".»

Snobbando quanto Gesù ha appena detto, i Giudei affermano che… al di là delle opere da Lui compiute… ciò che per loro è inaccettabile sono le sue affermazioni.
In particolare, lo accusano esplicitamente di una bestemmia che Gli esprimono in questo modo: perché tu. Che sei uomo, ti fai Dio.
Nel contestare a Gesù tale “capo di imputazione” [che è formulato più volte in questo Vangelo (cfr. Gv 5,18; Gv 19,7)], i suoi accusatori Gli dicono “tu… che sei uomo”... e così sottolineano il contrasto tra quella che loro considerano la sua mera realtà di essere umano… e la sua “blasfema” pretesa di essere “Figlio di Dio”.
Per questa ragione Gli dicono apertamente il loro intento omicida nei suoi confronti: “Noi ti lapidiamo”.

Segue: Gv 10,34