Gv 10,18

« Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio".»

Gesù... che è la Vita (cfr.lettura di Gv 1,4)* e dunque ha la vita in Sé stesso (Gv 3,35)… svolge la sua missione terrena senza che nessuno possa in alcun modo interferire con il Piano divino, per anticipare l’“ora”** (Cfr. Gv 7,30; 8,20) della sua auto-immolazione sulla croce.
E' Lui che liberamente dà la sua vita… ed è sempre Lui che ha il potere di riprenderla di nuovo.
Diversamente dalla tradizione sinottica e paolina, dove è il Padre che risuscita il Figlio... qui Gesù attribuisce a Sé stesso il potere di riprendere la vita, facendo dunque nuovamente emergere la peculiare cristologia di questo Vangelo, nel quale sin dall’inizio Gv ci ha parlato della divinità del Verbo coeterno al Padre (Cfr.Gv 1,1-4)...
Sacrificando la sua vita terrena il Figlio dimostra di essere obbediente al mandato affidatoGli dal Padre, e al contempo dimostra la sua autorità, perché è a fronte di una sua libera decisione che Lui dà e riprende la vita.
Due principi di per sé antagonisti come obbedienza e potestà, nel Figlio si conciliano... grazie al fatto che Lui e il Padre “sono uno” (Cfr.Gv 10,30), e tra di loro è perfetta l’unità di intenti e di azione.
Gesù dunque non è soltanto un esecutore perché Lui, in quanto vero Dio oltre che vero uomo, agisce liberamente nell'obbedienza alla Volontà del Padre.

Segue: Gv 10,19-21

*Vedi il post “Questione vitale” (nel mio blog “Diario di un monaco”)

**Vedi il termine "Ora" nel Glossario